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Diabete mellito, Le dimensioni del problema: un milione di italiani non sa di averlo

Una malattia cronica che colpisce nel mondo 425 milioni di persone tra i 20 e i 79 anni.

Si stima che in Italia i malati siano circa 4 milioni, a cui va aggiunto un milione di persone che non sa di esserne affetta. Ed i numeri sono in continua crescita. Si prevede che nel 2045 i diabetici nel mondo saranno 629 milioni.

Chi soffre di diabete mellito presenta alti livelli di zucchero nel sangue a causa di una disfunzione nella produzione di insulina, l’ormone prodotto dal pancreas che stimola l’assunzione del glucosio nelle cellule muscolari e adipose.

Le due tipologie più comuni di diabete, sono denominate 1 e 2,

Il Tipo 1, insulino dipendente (DM1) dipende da un malfunzionamento genetico del sistema immunitario (e si manifesta in genere in età giovanile) e non si può prevenire, mentre 

Il Tipo 2 , non insulino dipendente (DM2) può dipendere da scorretti stili di vita, “facilitati” da una predisposizione genetica e si può prevenire con comportamenti e stili di vita virtuosi efficaci nel ridurre il rischio di comparsa della malattia: mantenere il peso forma, dieta con pochi o senza zuccheri semplici, attività fisica quotidiana. 

Nei soggetti predisposti, quindi, il diabete si può prevenire con una corretta alimentazione che diventa indispensabile se vi è una manifestazione franca della malattia ed in questo caso alla dieta si può affiancare una terapia con pillole (ipoglicemizzanti orali) o se necessario con iniezioni di insulina. 

 

Ci sono comunque alcuni campanelli d’allarme da non sottovalutare, specialmente se si presentano in contemporanea.

  1. Sete intensa

  2. Poliuria (urine abbondanti)

  3. Sonnolenza

  4. Stanchezza

 

Informazioni specifiche per i pazienti affetti da Diabete Mellito

Il paziente affetto da diabete mellito, indipendentemente dalla terapia in atto, deve sempre seguire una dieta appropriata consigliata dal proprio medico, senza di essa e quasi impossibile perseguire quegli obiettivi terapeutici che dovrebbero ridurre al minimo, nel tempo, i danni che il Diabete Mellito provoca a tutto il sistema cardiocircolatorio. 

Ogni paziente affetto da diabete mellito deve seguire le indicazione consigliate dal proprio diabetologo e presentarle alle visite di controllo secondo il suo piano personalizzato. 

I pazienti in terapia con farmaci antidiabetici potenzialmente ipoglicemizzanti devono, inoltre, in occasione della visita portare sempre con se il diario delle glicemie correttamente compilato così come il proprio diabetologo gli ha consigliato.   Nell'area download un link per scaricare un modello di diario

La valutazione dell'efficacia della terapia viene generalmente effettuata con la misurazione dell'emoglobina glicata che dovrebbe essere almeno inferiore a 6,5 % o a 42 mmol/mol, ma nella valutazione dovrebbe essere considerata anche la variabilità glicemica, fattore questo che si può evincere solo dal diario delle glicemie correttamente compilato. 

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